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13 Febbraio 2017

Interaction17, day 1: appunti sparsi


Nella prima settimana di febbraio 2017 c’è stata la Interaction Design Week a New York. organizzata da IxDA e guidata dal tema “Make it here, make it anywhere. Io e Anna abbiamo comprato il nostro biglietto l’estate scorsa, abbiamo colto l’occasione per fare qualche giorno di ferie e goderci per la prima volta questa città incredibile.
Ho provato a raccogliere in 3 post gli appunti che ho preso durante questi 3 giorni nei talk che ho seguito. Visto che è pronto, inizio a pubblicare il primo. Gli altri due post sono in costruzione.

Categorie:  eventi
28 Agosto 2016

A means to an end


C’è questo libro che sto leggendo piano piano:

La copertina del libero Built to Last, Successful habits of visionary companies di Jim collins e Jerry Porras

Lo faccio quando ho la testa libera e spazio mentale per pensare.
Lo leggo un poco e poi lo lascio decantare.

“Built to last” è la sintesi di anni di studio comparativo sulle aziende leader di mercato e i loro diretti competitor storici. Restituisce una fotografia piuttosto chiara degli approcci imprenditoriali che hanno portato i leader a diventare tali. Il titolo originale doveva essere “Building something that is worthy of lasting” (provo a tradurlo con un “Costruire qualcosa che valga la pena duri nel tempo”), trasformato dall’editore Harper Collins in un più diretto, vendibile e paraculo “Built to last” (“Costruito per durare”, mh).

Tempo fa, pensavo che entrare in società e contribuire a costruire un’azienda avrebbe significato semplicemente creare un ecosistema in cui le persone sarebbero state felici e competenti, al lavoro su progetti belli e sfidanti e con la soddisfazione dei nostri Clienti. Nel farlo, avremmo aumentato il nostro benessere economico e mentale, aziendale e individuale.
In un certo senso è ancora così, ma lo è in un modo diverso, perché un esercizio che sto facendo costantemente è quello di distinguere ciò che deve rimanere un mezzo da ciò che dev’essere il fine.

Lavorando sulla nostra identità, uno dei primi percorsi che abbiamo fatto è stato quello di dirci perché stavamo cercando di costruire un’azienda di design. La risposta “per il ritorno economico” è sempre risultata stonata e debole. Se fosse stato per quello, avremmo potuto ottenere risultati migliori facendo altre scelte professionali. Spostando il ritorno economico tra i “means”, che cosa rimane negli “ends”? Per me, un mondo intero.

3 Gennaio 2016

Eredità, patrimonio, cultura VS modelli digitali (inadeguati)


Qualche giorno fa ascoltavo la mia consueta puntata di 2024 e uno dei temi trattati era l’eredità digitale, argomento triste e pesante. La prospettiva principale da cui veniva affrontato riguardava che cosa succede ai “nostri” contenuti digitali quando non ci saremo più. Gli esempi fatti durante la puntata hanno acceso un ricordo molto vivido della mia infanzia.
Scrivo questo post in parte con mio nipote in braccio, preferisco pubblicarlo così invece che tornarci su e rimuginarci ulteriormente.

23 Agosto 2015

Cara Coop, non perdere un’occasione preziosa: raccogli feedback dal tuo supermercato del futuro a Expo2015


Sapevo che a Expo avrei trovato anche la Coop e le sue idee per la spesa del futuro. Quello che non mi aspettavo era di trovarle proposte in forma di supermercato, cioè un vero supermercato con veri prodotti acquistabili. Entri, fai la spesa ed esci con i prodotti. Un gigantesco prototipo.
Abbiamo fatto la spesa in 4, così ne ho approfittato per girare qualche video e raccogliere le impressioni autentiche e di pancia che abbiamo vissuto.

È da un po’ che penso a come scrivere questo post e ho deciso di partire da qui, da questo “giro” di prova nel prototipo e dall’impatto che ha avuto su di noi.
Coop-Expo - FFD - ingresso

12 Luglio 2015

Expo2015: arrogante e ipocrita, bella e miracolosa (ma anche no)


Non riuscivo proprio a capire che cosa avrei dovuto aspettarmi da Expo e per questo ero curiosa di andarci. È un evento che non ho mai seguito prima di questa edizione, mai capito da dove nascesse né perché si facesse, e quindi mai informata.
Il primo e unico ricordo che ho di Expo prima che arrivasse in Italia era questo:

Hannover 2000 ha avuto la colonna sonora dei Kraftwerk.
Qual era il tema? Non lo so. Ma i Kraftwerk me li ricordo eccome.

Categorie:  eventi
22 Febbraio 2015

Riposizionamento personale in progress


HisMastersVoice

 

La prima volta che vidi questo simbolo era il 1996 ed era accompagnato dal logo HMV. Pensai che il disegno era bellissimo, anche se trovai orribile l’acronimo, di cui non capii il senso. Poi scopri che HMV stava per His Master’s Voice e da allora è diventato uno dei miei marchi preferiti in assoluto.

24 Novembre 2014

Perché giocare seriamente con i LEGO Serious Play


Era da un po’ che volevo provare a fare un po’ di gioco serio con i LEGO e a novembre ci sono riuscita, seguendo due workshop e un talk. Volevo provarci perché è da un po’ che ne sento parlare nel mio network e gli atteggiamenti verso il LEGO Serious Play che ho visto finora sono di vario tipo: entusiasmo, curiosità, scetticismo oppure rifiuto.
In questi casi, tendo sempre più verso la curiosità e quindi il modo migliore per farmi un’idea era di non perdere le occasioni e provare. Ho avuto i miei assaggi all’8° Summit di Architettura dell’Informazione e al Superstart di Ancona, più un talk all’Agile Day.

Categorie:  formazione
25 Settembre 2014

Lean UX Workshop, Better Software e altro ancora: un autunno e un inverno pieno di eventi


Come ogni anno, anche questo autunno e questo inverno saranno pieni di conferenze ed eventi. Nell’ordine, mi aspettano Better Software, l’Italian IA Summit, l’Italian Agile Day e il Lean UX Workshop.
Parto dall’ultimo, perché è una novità che ci vede (noi di GNV & Partners) molto coinvolti.

leanuxworkshop

Categorie:  eventi
23 Luglio 2014

Quello che serve e quello che vale


Luca Scarpa, Fabio Fabbrucci, Nicolò Voylpato, Jacopo Romei, Davide Casali, Riccardo Ghignoni, Marianna Cerato ed io

Nell’ultimo anno e mezzo le scelte e i cambiamenti che ho fatto sono stati enormi. Lo vedo ora, guardandomi indietro. Se mi avessero detto che avrei vissuto quello che è successo poi, chissà se le avrei fatte davvero. Forse mi sarebbe sembrato tutto così grande che è possibile che avrei valutato di non cambiare. Troppa fatica, troppe difficoltà, troppi ostacoli, troppe decisioni da prendere e chissà cos’altro.

Invece le ho fatte ponderandole, sì. Ma un conto è immaginarsi le cose, un altro è viverle. Per fortuna non sapevo quello che avrebbero comportato. In più occasioni, mi hanno detto che la strada che stavo imboccando era una scelta di “sicurezza”, che mi avrebbe fatto rimanere nella mia comfort zone.

4 Maggio 2014

A dream comes true.


È un sabato di maggio che sembra febbraio. Io e Marianna oggi facciamo le imbianchine e cerchiamo di trasformare la lunga parete della sala riunioni in una lavagna.

gnv_parete

Tra pochi giorni questo sarà il posto in cui lavoreremo tutti insieme. Se ripenso a come eravamo a gennaio, mi vengono le vertigini. Questi ultimi 4 mesi sono stati densissimi, appassionati e sofferti, introspettivi e rivelatori.

Categorie:  eventi

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