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17 Febbraio 2019

Dottori e bio-ingegneri, per favore progettate il nostro sensore e la sua app non solo per le sue funzioni ma anche per come viviamo


Nel mio primissimo giorno con il microsensore, l’ingegnere bio-medico che mi spiegò come utilizzarlo mi aveva chiesto se volessi essere contattata dal team di ricerca Medtronic per raccogliere il mio feedback. Acconsentii convintamente e un paio di settimane dopo ricevetti una telefonata da “Numero sconosciuto”. Di solito non rispondo a questo tipo di chiamate e così feci quel giorno, perdendo la possibilità di parlare con loro.
La settimana scorsa, ricevo una nuova telefonata e questa volta rispondo. È Medtronic e pianifichiamo una telefonata per il giorno dopo. Riaggancio sperando che presteranno attenzione alla mia storia e all’esperienza che sto vivendo.
Lo fanno. Ma anche no.

31 Gennaio 2019

Dopo le prime 48 ore con il microsensore, mi sento un po’ più diabetica di prima


Sono le 9:30 e sono all’INRCA. Entro nella stanza e incontro un ingegnere biomedico, sicuramente più giovane di me e visibilmente appassionato del suo lavoro. Mi sorride e sceglie intenzionalmente parole semplici per descrivermi questo nuovo oggetto. La nostra conversazione si fa più tecnica nel giro di due minuti, ma mi sento sovrastata da una moltitudine di piccole istruzioni critiche.
Mi chiede che telefono ho ed è felice di sapere che ho un iPhoneX e che indosso un Apple Watch.
“Funziona solo con Apple?” chiedo.
“Sì.” risponde (“Cosa?” penso). “Funziona anche con alcuni modelli di Samsung.” mi dice, mentre apre le varie scatole.
È un ragazzo molto cordiale, ma nonostante questo inizio a sentirmi inquieta.

24 Gennaio 2019

Il mio diabete ed io, prima che un microsensore si mettesse nel mezzo


Venerdì 18 gennaio è diventato un giorno speciale per me. Forse lo ricorderò anche come il giorno in cui ho perso cavo e caricatore del Mac (80 € di roba, accidenti) da qualche parte a Ravenna, o in cui ho dimenticato il mio pigiama nel B&B in cui ho dormito quella notte.
So perché sono stata così distratta quel giorno.

Per puro caso, è quasi esattamente il giorno in cui 9 anni prima mi avevano diagnosticato il diabete di tipo 1. Era gennaio 2010, avevo 35 anni e avevo appena iniziato a fare i conti con glucometri, penne di insulina, aghi, iper e ipoglicemie. Ma avevo anche smesso di soffrire di terribili crampi, smesso di vedere la mia vista peggiorare, di perdere peso senza motivo, di sentirmi stanchissima ecc. ecc.

23 Agosto 2015

Cara Coop, non perdere un’occasione preziosa: raccogli feedback dal tuo supermercato del futuro a Expo2015


Sapevo che a Expo avrei trovato anche la Coop e le sue idee per la spesa del futuro. Quello che non mi aspettavo era di trovarle proposte in forma di supermercato, cioè un vero supermercato con veri prodotti acquistabili. Entri, fai la spesa ed esci con i prodotti. Un gigantesco prototipo.
Abbiamo fatto la spesa in 4, così ne ho approfittato per girare qualche video e raccogliere le impressioni autentiche e di pancia che abbiamo vissuto.

È da un po’ che penso a come scrivere questo post e ho deciso di partire da qui, da questo “giro” di prova nel prototipo e dall’impatto che ha avuto su di noi.
Coop-Expo - FFD - ingresso

30 Settembre 2012

Distrazione e saturazione.


Scrive Norman in “Vivere con la complessità”:

“Interessante” mi sono detto entrando in una stanza piena di monitor. C’erano molte pompe da infusione, display digitali e monitor. Tutta la stanza era piena di luci rosse dei display, del bianco dei grafici su schermi di computer. “Interessante”, ho detto, “avete messo tutti questi monitor in un solo posto in modo da poter vedere come stanno tutti  i pazienti?
“No”, ha detto uno dei medici, “che cosa vuol dire?”
“E allora dove sono i pazienti?”, ho chiesto, immaginando che la risposta sarebbe stata “nelle stanze vicine”.
“Proprio qui”, ha detto il medico, ovviamente perplesso per la mia domanda. “Proprio qui nella stanza, di fronte a lei.”
Ho guardato con attenzione e ancora non riuscivo a vedere neanche un paziente. Una delle infermiere si è mossa e ha indicato con un dito. “Oh”, ho detto. C’erano così tante apparecchiature, così tanti display e monitor che non riuscivo nemmeno a vedere il paziente. Certo, era un reparto di pediatria, perciò quel particolare paziente era piccolo. Ma comunque questa resta una buona illustrazione della medicina moderna: dal punto di vista dei medici, il paziente è un insieme di risultati dei test e di letture numeriche. Il paziente come persona tende a essere dimenticato.
(…)
Il medico curante stava fuori della porta della stanza del paziente, ascoltava la rassegna dei risultati dei test fatta da tutti gli interni. Poi discutevano i risultati e prendevano ulteriori decisioni. Poi (…) il medico curante bussava alla porta aperta, infilava la testa e diceva “Come sta oggi, signor Forbes?”. Tutta qui, l’interazione con il paziente.

27 Luglio 2012

Soluzioni di infotainement “home-made”


Avevo promesso che avrei raccontato le soluzioni di infotainement low-cost scelte per casa mia, ed eccomi qui.
Mi servivano queste cose: potenziare il segnale wi-fi, poter passare musica e film dai Mac alla TV, cambiare TV, possibilmente avere un buon sistema di amplificazione, avere un sistema di backup integrato tra i vari dispositivi, spendere 1500 €.

L’ultimo requisito mi ha costretto a rivedere tutti gli altri… in pratica volevo il miracolo. :P

Schema delle connessioni

25 Febbraio 2012

Problemi di infotainement low budget e fai da te per casa mia.


Negli ultimi due anni ho lavorato su alcuni progetti di domotica e infotainement con Videoworks ed e-xtrategy. Mi sono occupata della parte relativa alle interfacce e alla gui, facendo i conti con la struttura tecnologica creata ad hoc dai team con cui collaboro. Questi progetti mi hanno fatto pensare che anch’io potrei provare a connettere i dispositivi di infotainement di casa mia e così ho immaginato quello che mi piacerebbe succedesse, in base a come uso io la mia tecnologia e come vivo i miei spazi. Dato che vorrei cavarmela con qualche centinaio di € di spesa, in questo caso devo pensare io alla parte infrastrutturale e scegliere i prodotti consumer che ci sono sul mercato. Solo che… sono tutt’altro che esperta, anzi! 

15 Maggio 2010

Il nuovo Panorama: primi approcci oltre la carta.


Ieri è uscito il primo numero del nuovo Panorama. Oltre ai vari cambiamenti editoriali, la rivista sta proponendo un paio di interessanti novità multimediali, che prevedono l’uso di smartphones e webcam.
Ho preso e “provato” il primo numero e, curiosamente, non c’è nessuna segnalazione in copertina… francamente non riesco a capire il perché. L’unico motivo che mi viene in mente è che le due novità tecnologiche sono forse in fase sperimentale e quindi la rivista non si sente di “spingerle” finché non è riuscita a misurarne l’efficacia. Comunque sia, sfoglio il periodico fino a pagina 23 (editoriale del Direttore) e qui trovo una delle due icone che da ora in avanti dissemineranno molti degli articoli.

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