Aggiornamenti

Social Networks

Sponsored by

ilariamauric.it è online dal 2009
15 Novembre 2013

Better Software 2013: com’è andata


A me questo Better Software è piaciuto un sacco. Ma proprio tanto. Mi sono piaciuti sia gli argomenti che l’organizzazione e l’accoglienza.
Bravi, bravissimi oh voi dello staff!

Queste sono le slide del nostro talk e qui c’è il post che ha scritto MariannaFarò un edit di questo post quando lo staff di Better Software pubblicherà anche il video dell’intervento.

Abbiamo pubblicato i due questionari sul blog di GNV&Partners (uno è dedicato ai CEO, CMO e CTO, l’altro ai partner / fornitori / consulenti di servizi per progetti digitali) e proveremo ad andare avanti con la ricerca e a documentare gli eventuali sviluppi futuri sui nostri blog.

Gli interventi che ho seguito e qualche domanda

Evito di riportare qui tutti gli appunti presi durante i due giorni di conferenza, ho deciso di risolverla condividendo le due note che ho scritto su Evernote. Come ogni appunto preso, è facile che contenga imprecisioni, refusi ecc. Segnalatemeli, se ne avete voglia, sarò felice di correggerli.

Dopo tanti anni di conferenze in cui si è doverosamente cercato di costruire un’identità e una cultura per chi si muove in questi contesti, quest’anno ho avuto l’impressione che gli argomenti facessero un netto passo oltre le metodologie e i valori, che sono ormai solidi.
In almeno due talk, per esempio, ho visto proporre un’alternativa al triangolo di ferro quality + time + scope, per dire.

IMG_4117

Raffaele Boiano, nel suo bellissimo talk Lo storygraph ha rimesso in discussione le experience maps di mostri sacri come Adaptive Path ed ha proposto la sua alternativa, che ho trovato semplice, efficace e piena di buon senso. Credo proprio che proverò ad usarla alla prima occasione buona.

IMG_4114

C’erano almeno 4 talk in cui si discuteva di nuove prospettive e approcci grazie al cambiamento di parametri dettato dalla rivoluzione digitale. In quello di Provaglio la questione è posta in modo chiarissimo:

Facciamo un lavoro non di routine, basato sulla conoscenza.

È proprio così, puro e semplice, e ora ho le parole per dirlo. E provo un senso di vertigine se penso a quante cose cambiano…
Ho seguito anche quello di Andrea Bandera e di Alessandro Galetto e, sì, esiste un management in grado di capire, raccontare, spiegare il cambiamento e magari azzardarsi a farlo loro stessi.

IMG_4115

Mi sarebbe piaciuto chiedere ad Alessandro se in Sketchin si sta cercando un nuovo modello organizzativo, magari simile a quelli di cui ci ha raccontato… ma dopo di lui toccava a noi, e quindi ho perso l’occasione di fargli la domanda (sì, c’era la pausa caffé di mezzo, ma… come dire, ero in palla, ok?!).

Chissà se Raffaele ha provato a mostrare lo storygraph a quelli di Adaptive Path, per esempio. Stanno facendo dei workshop sulle loro experience maps, sono davvero tosti e costano la bellezza di 695 $, mica bruscolotti… E invece Raffaele pubblica il suo modello con Licenza CC sul suo blog.
Ti stimo tanto, sappilo.

E intanto, a Bologna…

Pubblico questo post mentre è in corso il primo giorno di IA Summit a Bologna. Quest’anno ho dovuto saltarlo ma solo perché è stato fissato nella stessa settimana di Better Software e non ce la potevo fare.
Cerco di seguirlo su Twitter: #7summitIA

Arrivederci Better Software!

2 Commenti
  • Grazie Ilaria di tutta la stima. La licenza CC per me è una forma quasi dovuta di riconoscimento verso tutti coloro dai quali ho attinto idee.
    A presto!

  • Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Informazioni e licenza


    Questo blog utilizza Wordpress è basato sul tema Gutenberg, modificato da me con i preziosi consigli di Nicolò e il fondamentale supporto di Luca
    Eccetto dove diversamente specificato, i contenuti del mio blog sono pubblicati con Licenza Creative Commons Attribuzione Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 (Italia License).